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giovedì 20 dicembre 2012

Diario di un vegano - Anno 1




Che se un tempo mi avessero detto "diventa vegano" mi sarei piegato in 2 dal ridere, e invece... è un anno che ho smesso di mangiare carne!

Carne e derivati animali, s'intende!



E già, perchè dietro ad una scelta che per molti può sembrare estrema c'è anche il rifiuto di mangiare derivati animali come latte o uova che non si possono materialmente ottenere senza uccidere o imprigionare a vita animali!






Il 15 dicembre sello scorso anno mi è capitato di vedere un video che riportava le immagini dell'uccisione degli animali nei macelli e qualcosa si è rotto dentro di me... forse la convinzione che tutto sommato è naturale cibarsi di altri esseri viventi, anche se questo comporta allevarli al solo scopo di ucciderli.

La sofferenza e la paura che si celano dietro le mura di tutti i macelli del mondo mi hanno aperto gli occhi facendomi comprendere che in questa opera di uccisione sistematica non c'è niente di naturale!



 "Se è moralmente lecito, naturale, giusto perché non organizzare gite turistiche per visitare i mattatoi, a pieno regime (e non fuori dell'orario di lavoro), come succede per le aziende agricole per la conoscenza diretta della frutta e degli ortaggi? 

Se è fisiologicamente normale alla propria condizione definita "onnivora", perchè la maggior parte degli umani proclama di non riuscire a sopportare la visione di quanto avviene nei macelli, e nella stragrande maggioranza dei casi, si impone di ignorare del tutto questa realtà? 


Perchè noi esseri umani ci sentiamo in diritto di trattare così altri esseri viventi?

La questione è lunga e complessa, e scegliere di "vivere vegan" va anche oltre al solo aspetto alimentare e ti pone di fronte a scelte non sempre facili da seguire, ma nel mio caso è stato un passo importante per capire di più me stesso e gli altri.

Molti passano ovviamente oltre (come un tempo facevo anch'io) e non si pongono nessuna domanda... qualche amico mi ha anche risposto che "tanto sono esseri inferiori e noi superiori, quindi li usiamo a nostro piacimento"!

Beh, credo che almeno nel rispetto della vita qualche domanda invece bisogna porsela, altrimenti è come accettare di vivere in una sorta di "Matrix", dove  pensiamo e ci convinciamo che tutto ciò che ci circonda  ci vada bene così com'è!
La verità è che tante cose sbagliate ci sono state imposte fin dalla nascita, da un modo imperante di pensare, da tanti che lucrano su nostri finti bisogni e da stupide tradizioni religiose che affondano le radici nel sangue, e non tanto nell'amore!



Per esperienza personale posso dire che se ci riteniamo esseri pensanti e intelligenti, se ci riteniamo "esseri umani", qualche domanda in più dobbiamo porcela...

Buona vita a tutti!

Fabrizio




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