E' da un po' che volevo postare questo argomento che forse può interessare qualche visitatore di questo sperduto blog.
Oggi parlo dello storyboard!^^
Lo storyboard, come viene definito anche su Wiki, è in pratica una "sceneggiatura disegnata" o "visualizzazione di un'idea di regia".
Il mio metodo di lavoro sulla sceneggiatura è fortemente influenzato dal fatto che sono anche un disegnatore e come potete immaginare lo storyboard assume quindi un'importanza rilevante.
Ma procediamo con ordine... qui di seguito vi spiego punto per punto la realizzazione di una storia da parte del sottoscritto... ovvero del "Fumettista Esplosivo"!
1) L'IDEA
Personalmente prendo spunto da qualsiasi cosa possa tornarmi utile:
- da un sogno;
- da un pensiero;
- da una situazione realmente vissuta;
- da una battuta che vorrei far dire ad uno dei miei personaggi o, semplicemente, da una gag che mi piacerebbe vedere in una scena;
- dal dover continuare una serie tenendo conto della continuity
- etc...
- etc...
Quindi, non sempre una sceneggiatura nasce dalla necessità di raccontare una storia della continuity di un personaggio, ma può anche essere "costruita" intorno ad una singola battuta solo per il gusto di metterla in scena in un fumetto!
Ripensando al mio lavoro ho notato anche che alcune idee, che mi ronzavano in testa riposte in qualche sperduto cassetto del mio cervello, hanno poi trovato sbocco nella realizzazione di una storia anche a più di 20 anni di distanza!
Quindi, una volta avuta l'idea si passa alla fase successiva...
2) LA STORIA
Ecco, questa è la fase TERRIBILE che mi brucia la maggior parte delle cellule cerebrali!
Ho un'idea, certo, ma ci devo costruire una storia con dei passaggi credibili e, si spera, senza buchi logici.
Inizio quindi questo lungo e faticoso processo mentale, spostandomi da una stanza all'altra della casa imprecando di continuo e maledicendo il giorno in cui decisi di diventare sceneggiatore (Chiara ne sa qualcosa!^^).
Poi, dopo giorni o anche settimane passate ad arrovellarmi il cervello, finalmente trovo il bandolo della matassa e tutto diventa chiaro e lineare... e la cosa tragica è che il più delle volte ti si sbroglia il tutto all'improvviso e in una direzione opposta a quella su cui ti sei bruciato il cervello nei giorni precedenti!
Purtroppo, però, nel mio caso, le cose si complicano perchè non si tratta di lavorare ad una sola matassa, ma a più di una (alle volte anche 4, 5, 6 o 7), visto che di personaggi e serie da portare avanti ne ho tante!
Se in più aggiungete che TUTTE le mie serie sono anche collegate tra loro da una fitta continuity, vi renderete conto che l'impresa è titanica... soprattutto visto che sono da solo ad affrontarla (già, non mi fido di altri sceneggiatori!).
Senza contare anche i lavori sui fumetti pubblicitari commissionati dai clienti!
Ma vabbè... questo è il bello del mio lavoro!^^
Ah, va da sè che non sono uno di quelli che mettono insieme 2 o 3 film, rubando le scene quà e là e ci tirano fuori la storia di turno facendo passare il tutto sotto la dicitura "citazione"... così sanno sceneggiare tutti!
Ma andiamo avanti... è arrivato il momento di mettere il tutto sulla carta!
3) LA SCENEGGIATURA
La sceneggiatura per me inizia con uno schema che mi aiuti a calibrare la storia a seconda del numero di pagine a disposizione.
Ad esempio, se una storia devo realizzarla avendo a disposizione 16 pagine (vedi Fandis Lab) cerco di immaginare mentalmente le scene guardando i numeri delle pagine sul mio schemino.
Naturalmente, le pagine sul mio schemino saranno disposte e alternate nell'identica sequenza che le vedrà pubblicate sull'albo.
Quindi, riagganciandomi all'esempio delle 16 pagine, la pagina 1 va da sola, la pagina 2 e la 3 unite etc... fino a pagina 16 che sarà di nuovo da sola e terminerà l'albo.
Questo mi permette di figurarmi come verranno le pagine e in quali, ad esempio, posso inserire una doppia pagina o utilizzare il trucchetto della sorpresa una volta voltata pagina.
Poi vabbè, son tutte cose che vengono con l'esperienza.
Ultimamente ho trovato anche un metodo più divertente per figurarmi mentalmente le tavole della storia...
in pratica, mi prendo un qualsiasi fumetto, inizio a sfogliarlo e, come per magia, all'interno della mia testa inizia un processo interessante che mi permette di vedere le mie tavole al posto di quelle pubblicate sul fumetto che sto sfogliando!
In pratica, vedo già la pubblicazione finita e stampata all'interno della mia testa!
A quel punto, devo solo farla uscire dalla mia testa e farla diventare un oggetto reale, no?
Quindi, è ora di passare ad articolare il tutto creando una sceneggiatura che, pagina per pagina, aiuti il disegnatore a visualizzare ciò che ho in testa!
Ma tutto ciò non basta...
Visto che la mia visione è molto precisa, devo andare oltre il semplice metodo che usa la maggior parte degli sceneggiatori che si limitano a descrivere la scena... e chissà poi che belle sorprese si ritrovano!
No, per essere sicuro di avere un lavoro che si avvicini almeno all'94% di ciò che voglio, devo fare in modo che il disegnatore VEDA ciò che io ho visualizzato nella mia testa!
Quindi, devo fargli anche uno storyboard, con un layout costruito nella misura di stampa e con segnati tutti gli interventi che poi andranno fatti in seguito. Il che significa, quando lo ritengo opportuno, segnalare anche la presenza dei baloon delle onomatopee e, addirittura, dei testi definitivi all'interno dei baloon in quei lavori particolarmente importanti o che bisogna finire abbastanza velocemente.
Per molti disegnatori che sentono il bisogno di dirigere la macchina da presa (intendo per quelli che si sentono anche "registi"), forse il mio metodo può risultare un limite, ma essendo io anche un disegnatore, non c'è bisogno di un altro "regista"!
E poi, essendo anche editore dei fumetti che pubblico, direi che non c'è battaglia con il sottoscritto... e come diceva mio nonno, in un pollaio dove ci sono 2 galli non si fa mai giorno!
Naturalmente, ciò non toglie che io sia sordo ai consigli, ma in genere preferisco dar retta al mio "istinto".
Quindi, precisato che di norma lavoro SOLO con persone che fanno per filo e per segno ciò che dico, andiamo avanti...
Ora, come dicevo all'inizio, il mio metodo per sceneggiare è fortemente influenzato dal fatto che sono anche un disegnatore ed è appunto in questa fase che questo aspetto diventa il più rilevante!
4) LO STORYBOARD
Lo storyboard mi aiuta a curare maggiormente i miei fumetti, facilitando notevolmente sia i disegnatori che il sottoscritto.
Infatti, attraverso questo metodo che include anche una ricerca della documentazione, sempre da parte mia, non rischio di trovarmi spiacevoli sorprese e limito notevolmente gli errori in cui potrebbe incappare il disegnatore che va sempre di fretta o che, magari, non ci sta attento più di tanto!
Così, ad esempio, visto che ci metto più tempo a spiegare ad un disegnatore dove trovare la documentazione giusta, la fornisco direttamente in uno storyboard mega-dettagliato.
Come nel primo numero dei Defenders, dove nella scena dell'arrivo dell'elicottero a Parigi (un Eurocopter EC-725 notare il nome "euro"^^), sono arrivato a scaricarmi le immagini di alcune action figure delle forze speciali francesi che, per l'appunto, hanno in dotazione quel particolare elicottero.
Naturalmente, il disegnatore disegnerà reinterpretando la documentazione che gli fornisco, ma alla base di una buona storia, soprattutto oggigiorno che molti lettori sono attenti ai particolari, ci dev'essere sempre una massiccia documentazione così da aiutare il disegnatore.
Vignetta tratta dallo storyboard (Defenders of Europe n.1)
Tutto quel materiale sono poi io a montarlo sulla tavola così da fornire al disegnatore anche un quadro preciso di come voglio che le figure siano disposte sulla tavola, di come debbano recitare i personaggi, attaverso le espressioni e le movenze del corpo, di cosa debba essere inserito in un campo lungo, finanche ai più piccoli dettagli! E sull'aspetto dei dettagli sono davvero un maniaco!
Una volta, addirittura, per un mio fumetto in cui veniva specificato all'interno della storia in quale giorno e anno questa era ambientata, per una scena che prevedeva che il protagonista avesse alle spalle la luna ho cercato di informarmi sulle fasi lunari, così da riprodurre il nostro caro satellite per come davvero sarebbe apparso in quel determinato giorno di quel determinato anno! E sì, c'è una bella differenza tra Luna piena, calante o crescente.
Avete notato che in molti fumetti di supereroi (e non solo) si vede sempre e solo la Luna piena?
Comunque, questo metodo mi consente di ottenere il massimo controllo sui miei disegnatori, estendendo la mia sceneggiatura fino ad una visione quasi illustrata della tavola, dove sono io, autore/sceneggiatore/visualizzatore, che muovo la telecamera decidendo gli ingombri, le posizioni, le prospettive, gli atteggiamenti e le espressioni dei personaggi fino allo stesso posizionamento delle onomatopee e dei baloon.
Dove non arriva la sceneggiatura, arriva lo storyboard e viceversa!
Altri esempi qui di seguito:
Tutto torna utile nella descrizione di una scena...
anche la testata di Zidane a Materazzi!^^
Infine, nel nostro caso, come casa editrice che confeziona anche stupendi albi colorati, va detto che da queste sceneggiature molto articolate e da questi storyboard particolareggiati ne traggono vantaggio anche i coloristi, che hanno già un'idea dei colori originali o comunque delle atmosfere precise che voglio che ci siano all'interno anche di una singola scena.
Tutto questo lungo procedimento ha però un piccolo neo... molto spesso, nelle recensioni, il disegnatore si becca tutti i meriti di una regia e di una costruzione della tavola che, invece, ho curato io fin nei minimi particolari!
Ma sacrifico ben volentieri il mio ego per la riuscita di un progetto, va!...
Alla prossima!^^